A quest'ora della notte,
di tutte le notti,
prendo carta e penna
come chiodi e piccone
per scalare la mia cima
impossibile.
A volte mi afferra un vento improvviso
ed io non mi difendo.
Se bruciano le ferite
come stimmate le accolgo
perchè nulla sento finito,
nulla refrattario.
Io sono vivo e respiro
nel corpo a una parola
che cammina.
(Giuseppe Bova)