fbpx

                          (in memoria di Enrico Costa)

 

Ho troppe cose nella mente

e cammino sulla sponda del mio fiume solitario

non vedrò altri uomini nudi di spirito

solo quei riflessi d'anima sul lago ghiacciato.

 

Lasciami sfiorare con i palmi delle mani

questi brividi di dolore sul dorso delle nuvole

sono lividi che feriscono i ricordi

pagine lontane scritte nella tempesta.

Avanzo a piedi scalzi sul molo che sfida Tirreno esausto

prego Nettuno tra i flutti salati che ingoiano gli abiss

partorirò libri da abbandonare sul ventre di Teti

sarò umanoide tra gli scogli di Scilla insaziabile.

 

Perdonami le lacrime

custodiscono il sangue di un uomo senza spazio

il risultato di un'anima senza tempo

e sriverò ciò che resta di un uomo che cercava il vento.

 

(Oreste Kessel Pace)