A Giuseppe Bova
Ti riconosco, finalmente,
riconosco i tuoi occhi cerulei,
il tuo passo elegante,
la nudità del tuo canto.
Ti riconosco, reggio,
riconosco la voce che arriva
da millenni distratti,
da concupiscenze altere,
dai fondali d'una storia
d'eterni arcobaleni
che non hanno saputo intrecciare
leggenda e storia.
Così sei diventata la ignora
dei due mari in guerra,
e ne hai gestita la furia,
la brezza delle vittorie
fattesi nuvole in cammino,
possibilità del divenire,
nel confuso, frastagliato porto
aperto ai troppi venti.
(Dante Maffia)
Poeta, romanziere e saggista italiano. (Roseto Capo Spulico 1946)