Il Rhegium, dopo un lungo ed accurato lavoro di selezione da parte di una Giuria presieduta dal poeta Corrado Calabrò e composta dal Prof. Giuseppe Caridi, dagli scrittori Gioacchino Criaco, Luca Desiato e Mimmo Gangemi, dai giornalisti Annarosa Macrì e Mimmo Nunnari, dal poeta Dante Maffia e dal Prof. Giuseppe Rando, ha diffuso i nomi dei vincitori per le diverse categorie in concorso:
Premio Narrativa ‘Corrado Alvaro’ a Giuseppe Aloe per il volume Lettere alla moglie di Hagenbach editore Rubbettino, Premio Saggistica ‘Leonida Repaci’ a Don Luigi Ciotti per il volume L’amore non basta editore Giunti, Premio Poesia ‘Lorenzo Calogero’ a Roberto Pazzi per il volume Un giorno senza sera editore La nave di Teseo, Premio Studi meridionalistici ‘Gaetano Cingari’ a Sergio Zoppi per il volume Questioni meridionali editore Il Mulino.
La cerimonia di premiazione, arrivata alla 52°edizione e già programmata per il 27 e 28 novembre c.a., è stata rinviata alla prossima primavera per le note vicende legate all’emergenza sanitaria.
GIUSEPPE ALOE
Premio Corrado Alvaro per la narrativa con "Lettere alla moglie di Hagenbach", editore Rubbettino.
Nasce a Cosenza nel 1962. Collabora con il Prof. Franco Cordero presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Fonda il circolo culturale I Barbitonsori e pubblica il volume Libromastro. Con Cristiano Spila pubblica successivamente Geographyca – due storie siciliane. Si trasferisce a Milano e per l’editore Giulio Perrone pubblica un libro di racconti Non pensare all’uomo nero… dormi. A seguire escono ancora Non è successo niente (2009) e Lo splendore dei discorsi (2010). Nel 2012 è finalista al premio Strega con La logica del desiderio (2011). Nel 2020 pubblica il suo libro Lettere alla moglie di Hagenbach – editore Rubbettino con il quale è stato protagonista di uno dei Caffè letterari del Rhegium.
DON LUIGI CIOTTI
Premio Leonida Repaci per la saggistica con il volume L’amore non basta editore Giunti. Nato a Pieve di Cadore nel 1945 ha fondato il Gruppo Abele, associazione che promuove l’inclusione e la giustizia sociale. Nel 1975 ha creato l’Università della strada, un centro di ricerca, informazione e formazione che sviluppa esperienze editoriali, bibliotecarie e riviste di contenuto sociale. Impegnato in progetti di cooperazione allo sviluppo delle aree più povere del mondo si è distinti per le dunce e il contrasto al potere mafioso. Tra i suoi libri: Chi ha paura delle mele marce (Sei, 1992), La speranza non è in vendita (Giunti, Gruppo Abele, 2011), Un pretre contro la mafia (Bayard, 2015), L’eresia della verità (Edizioni Gruppo Abele, 2017), Lettera ad un razzista del terzo millennio (Edizioni Gruppo Abele, 2019), Per un nuovo umanesimo (Solferino, 2019), Droga, storie che ci riguardano (Edizioni Gruppo Abele 2020), L’amore non basta (Giunti, 2020)
ROBERTO PAZZI
Scrittore, poeta. Ha fondato la scuola di scrittura creativa Itaca. E’ stato docente all’Università di Ferrara e di Urbino. Ha scritto numerose raccolte di versi tra cui Calma di Vento (Premio Montale), La gravità dei corpi (Premio Frascat, Calliope e Marineo), Un giorno senza sera. Esordisce in narrativa con Cercando l’imperatore (Premio Bergamo e Selezione Campiello), La principessa e il drago (Finalista al Premio Strega e Premio Rhegium Julii), Vangelo di Giuda (Superpremio Grinzane Cavour). Nel 2020 ha pubblicato l’opera omnia di poesie Un giorno senza sera (La nave di Teseo). E’ tradotto in oltre venti paesi esteri. Da dodici anni scrive per il Corriere della sera, il Resto del carlino, La Nazione e il The New York Times.
SERGIO ZOPPI
Laureato in scienze politiche all’Università di Firenze con Giovanni Spadolini si avvicina agli ambienti del cattolicesimo democratico e diviene caporedattore della rivista Nuovo Osservatore diretta da Giulio Pastore. Nel 1968 pubblica per Vallecchi il suo primo libro Romolo Murri e la prima Democrazia Cristiana. Negli anni 70 comincia ad occuparsi dei temi del mezzogiorno fino ad occupare il ruolo di presidente e direttore generale del FORMEZ. Eè chiamato a svolgere il ruolo di sottosegretario alla Funzione pubblica nel primo governo Prodi e poi quello di sottosegretario alla Pubblica istruzione nel primo governo D’Alema. Pubblica, tra gli altri Il sud tra progetto e miraggio (Donzelli 1994), Il mezzogiorno di De Gasperi e Sturzo (Rubbettino 1998), Il mezzogiorno delle buone regole (Il Mulino 2000), Una lezione di vita: Saraceno, la Svimez e il Mezzogiorno (Il Mulino 2002), De Gasperi e la nuova Italia (Rubbettino 2004), Umbero Zanotti Bianco, patriota educatore, meridionalista (Rubbettino 2009) Premio Rhegium Julii.
OLGA TOKARCZUK
Premio internazionale “Città dello Stretto”
Olga Nawoja Tokarczuk è nata a Sulechòw0 in Polonia. Nel 1985 consegue la laurea in psicologia presso l’Università di Varsavia. Si trasferisce a Breslavia dopve svolge l’attività di terapeuta. Segue con grande attenzione la scuola di Carl Gustav Joung e considera la psicologia come ispirazione fondamentale del suo lavoro letterario. Dal 1998 Tokarczuk vive nel piccolo villaggio di Nowa Ruta dove ha sede una sua piccola casa editrice E’ membr del partito Partia “verdi” polacchi
Nel 1989 pubblica il suo primo libro: una raccolta di poesie dal titolo “Città allo specchio”. Il suo primo romanzo s’intitola Il viaggio del libro-popolo (metafora del senso della Vita). Con questo libro vince il Concorso dell’Associazione degli editori polacchi come migliore opera prima di narrativa. Seguono la pubblicazione di E.E. (1996), Dio, il tempo, gli uomini e gli angeli, nella edizione di nottetempo Nella quiete del tempo (1996). Questo libro è stato subito tradotto in molti paesi esteri.
A seguire la Tokarczuk si allontana dal genere romanzo e pubblica un mosaico di racconti, schizzi e saggi dal titolo: L’armadio (1997 - in Italia da Fahrenheit 451 con il titolo Casa di giorno, casa di notte).
Nel 2000 esce La bambola e la perla e nel 2001 Suonando su molti tamburi.Nel 2007 viene pubblicato in Italia il libro I vagabondi edito da Bompiani che si occupa della vita dei nomadi dell’oggi. Con questo volume Tokarczuk ha vinto il Nike Award del 2008.
Nel 2009 esce Guida il tuo carro sulle ossa dei morti (in italiano da nottetempo), un romanzo che pone delle domande importanti sulla responsabilità degli esseri umani verso la natura. L’incessante attività della scrittrice prosegue nel 2014 con la pubblicazione di “ I libri di Jacob spingendo la sua attenzione verso la storia ebraica. Il libro sia pure acclamato dalla critica e dai lettori ha ricevuto un’accoglienza ostile da alcuni circoli nazionalistici ed è stato oggetto di una campagna di odio da parte di gruppi nazionalistici.
Tra i premi vinti quello della Fondazione Koscieski, il premio Nike, il premio Man Brooker, il premio Vielica. I libri di jacob è stato segnalato in più occasione con riconoscimenti per la promozione della pace e della comprensione tra i popoli e le nazioni. Nel 2018 la Tokarczuk ha ottenuto il più importante riconoscimento dalla Accademia di Svezia e cioè il Premio Nobel per la letteratura.