Premi Rhegium Julii 2019 ecco i nomi dei vincitori: Tahar Ben Jelloun premio internazionale 'Città dello Stretto'
È il grande scrittore magrebino Tahar Ben Jelloun il vincitore del premio internazionale "Città dello Stretto" della 51ma edizione dei Premi Rhegium Julii.
Con lui i vincitori della cinquantunesima edizione del Premio Rhegium Julii:
Stefania Auci premio Corrado Alvaro per la narrativa, Ginevra Bompiani premio Leonida Repaci per la saggistica, Franco Arminio premio Lorenzo Calogero per la poesia, Antonella Orefice premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici.
Premi nazionali Rhegium Julii - Ecco la rosa dei finalisti
Con il prossimo mese di dicembre torna la 51 edizione dei Premi nazionali Rhegium Julii per la narrativa, saggistica, giornalismo, poesia, studi meridionalistici intitolati rispettivamente a Corrado Alvaro, Leonida Repaci, Rastignac (alias Vincenzo Morello) Lorenzo Calogero e Gaetano Cingari.
La Giuria presieduta dal poeta Corrado Calabrò e composta da Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Anna Mallamo, Domenico Nunnari, è stata invitata a designare i vincitori della edizione 2018, sulla base dei dati raccolti dalla Segreteria Generale dei premi, coordinata da Pino Bova.
Questa la rosa dei finalisti sulla quale si dovrà pronunciare la Giuria:
Cenacolo letterario con Giuseppe Ferreri
Giovedì 31 ottobre, alle 17.30, presso l'aula magna dell' Istituto Galileo Galilei, il Prof. Giuseppe Ferreri terrà una conversazione dal titolo emblematico: La rivoluzione dello sguardo: stili pittorici o difetti visivi?
L'incontro sarà introdotto da Pino Bova e sarà supportato da immagini audiovisive.
L'argomento apre scenari molto interessanti anche dal punto di vista medico-scientifico.
Di recente i neurologo Noel Dan con studi mirati ha affermato che non è certo, ma è molto probabile che una percezione diversa della realtà dovuta a difetti visivi abbia influenzato l'arte di alcuni pittori.
Tale affermazione ha suscitato un vespaio di polemiche, ma su questa tesi sono trovati d'accordo numerosi ricercatori che hanno raccolto prove che sembrano confermare l'effettiva presenza di disturbi visivi in alcuni pittori.